Pubblicato il 04/02/2023 19:01:42
Fu passo di danza la tua purezza. Fuori, le carte accartociate del pane, il mare a battere su scale grigie dove i sogni vestivano l'evanescenza del fuoco, nel crogiuolo dei cieli. E poi dentro tu coi tuoi occhi scuri da cerbiatta smarrita, in attesa della scatola delle caramelle. Non dicevi niente ma fluttuavi sull'accordo, aperta come i fiori surreali. Dicono che ti chiamavi Innocenza, poi nessuno seppe più di te.
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