Nota: il Tritone, uno dei simboli più belli di Roma, magistralmente 'portato in essere' dal Bernini. Sono rimasta tanto tempo, incantata, sotto la fontana, accanto a un simpatico venditore di rose. Dalla buccina dello splendente e bellissimo dio marino, le acque esondano. E rappresentano l'abbondanza, la forza generativa dell'eros che, quando più scorre, dona, tanto più straripa, accrescendo il vigore...
La fontana del Tritone
Un tempo le tue carni
mi parvero oro
e sangue, le tue acque
come i tramonti fiammeggianti
sul fiume, sazio di vita.
Allora i freddi delle mie
pallide malinconie
erano ignoti ai tuoi nervi,
tesi in uno spasmo d’assoluto.
Roma era una vergine fremente
e la sua luce di velluto
sposava il tuo vigore
in un orgasmo infinito
così che il traffico in piazza Barberini
sembrava una giostra
e noi danzatori del sacro,
in bilico sulla ruggente eternità.
Oh! Avessi potuto estrarti dalla fontana
come una gemma lucente!
Avrei medicato la crepa del cuore,
di chiarore furente,
la stessa che ancora m’incendia
e fa roteare gabbiani e gente attorno
alle tue acque
e a questa città che non muore mai.
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