Pubblicato il 06/11/2023 14:44:35
Ecco il giorno, il giorno delle farfalle bianche, il giorno delle farfalle fiorenti. Ho messo l'abito da sposa e sto aspettando il raggio sul sagrato di una speranza verde. Ha piovuto anche stanotte e inquieti i succubi han danzato la loro danza macabra. Ho atteso. Muta come una montagna, gelata tra gli uragani di nebbiosi pensieri, che scuotevano le fondamenta del mio stare. Ho visto cecchini morali tra finestre d'ombra e lenze affondate in stagni appestati e pecore al macello guidate da santi assassini divorati da serpi intestine e incendi e capanne divelte e mostruose omertà macchiare di sangue il ventre della Madre e abortire figli tra le corsie di un supermercato. Ho visto. Soffiare ancora venti sulla soglia e animali fuggire da foreste in fiamme e torrenti straripare e monti franare. Ho atteso. Nel silenzio della lunga notte. Nel silenzio dei vivi. Nel silenzio della carne ferita. E oggi, per il mio compleanno, ricevo in dono dagli dei una nuova fetta d'Olimpo.
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