Dormi, cara
dormi che le stelle passano,
dormi mentre il vento respira
tra le dita degli alberi guardiani
Dormi nel tuo bel mondo intatto,
nella solitudine del tuo segreto,
di quel limpido splendore che scorgesti,
quando il tuo amore fece d'oro le spighe
Dormi
sotto le volte delle bufere,
oltre la casa soffocata di fumo
che spezzò i fianchi alle tue stelle azzurre.
Dormi,
sulla preghiera scritta sulla conchiglia
in cui nascondesti la tua lacrima di seta
Dormi e sogna
il tuo giardino di rose,
il pilastro della scala lucente
che tante volte ti indicò l'uscita
dal tuo labirinto di spine.
Dormi
e resta con le estati dal sapore di sale,
fuor dalle vanghe crudeli
che insanguinarono i tuoi cieli di cobalto.
Dormi
e scorda
la finta acqua battesimale
che ti spense ancor prima
che tu potessi fiorire
come fuoco
Dormi sulle parole interrotte
della tua musica spezzata
Dormi
e vedrai la piuma
il quarzo rosa
incoronarti ancora,
quando ti sveglierai
e non sarai più stanca.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.