Un giorno tutti i pezzi
andranno a posto,
come i lego,
la finestra nella casa,
l'auto nel cortile,
i bambini nei tratturi,
i lecca-lecca sulle bocche.
La voce è rassicurante
come quella dei preti la domenica
ma dentro, la ruggine sfrega
la sua lancinante verità.
Sono marcite le foglie d'autunno,
le foglie non nate,
i flash delle primavere accecate
sbiadite come foto in cantina.
Rimane un requiem,
un sottofondo di scomunica segreta
nella prassi del vivere al grigio,
opera alchemica inesistente,
come le nebbie che accartocciano
i polmoni delle periferie
in un'anomima gray air
che non importa a nessuno
di ripulire
di riscoprire.
Case in cui si tirano sogni
col la pinzetta
e il pianto assume languori glaciali,
il brodo
l'unico modo per dirsi
'gli avanzi non si buttano'.
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