Pubblicato il 21/02/2024 19:28:52
Io ti chiamai ma, ad un tratto, venisti e mi sembrasti troppo. Mi stavo abituando alla pastina alle sette di sera, sentendomi vecchia all'improvviso, piena di artriti dentro le vene. Ma tu lo stesso, venisti. Da dove prendevi la gioventù, da quale tasca segreta attingevi illusioni, ancora, a piene mani? Troppo caldo il tuo fiato sul mio collo, allertò la fiamma. Ti chiesi se sapevi contare i lividi. Drenare le piogge. Ammansire vulcani. Tu non rispondesti. Eri venuto, per restare.
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