Pubblicato il 19/02/2025 18:37:13
Quando ero morta stavo appesa a un cruciverba di idee, sensate come gli spari. Il dolore stava, domato su una luna di bile, che mi tagliava la faccia come ruspa su ghiaccio. Quando ero morta stavo in una casa senza arredo, cianfrusaglia tintinnante nel vuoto fracasso del niente. La serpe mi feriva all'angolo dell'occhio, mentre ingoiavo cravatte come caselle, senza nemmeno il sollievo di poter vomitare.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|