Pubblicato il 07/04/2025 14:01:04
Ti ho vista nel viaggio della luce dei velieri sprofondati in un sogno di azzurrità. Tu eri sotto la ruga dell'occhio di chi cadde nel mio sangue dalla congiuntura tra i millenni. Il pianto ti scolorì la fronte, la guerra ammansì il tuo orgoglio, eppure tu mi abitasti come un abbaglio. Ed io consumai i passi per liberarti dalle catene che ottundevano il mio spirito. E poi ti feci un'effige viola e ti feci della mia stessa carne per non dimenticare che io e te siamo Una, Vittoria, cucite come continenti tra fiumi di strappi d'oro.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|