Lei vedeva i fiori anche in inverno,
si ungeva del sangue dei petali cremisi,
lei esisteva oltre la cornice,
lei non aveva cornici,
quelle le avevano mangiate
gli spazi bianchi,
impuri come vomito di nebbia.
E così lei guardava dal balcone
e non sognava niente a parte quello
che uno sconosciuto in lei aveva già sognato
in qualche posto in qualche cielo.
E la memoria era troppo ingombrante,
perchè nel cuore aveva il serpente di una
sagacia tagliente, ironica, tenera,
che mai smise di sostenere
il suo giovane cuore trafitto
tra i letti di morto di chi si diceva vivo.
Nel suo infallibile sentore riconosceva le muffe
che gli altri chiamavano vita
e non diceva mai quella parola,
perchè l'associava al sacro che sa
di terra e di pini, di muri a secco e di gerani e di vento
e bagliori mandati dalle albe violente come il cuore
che le galoppava dentro come un cavallo impazzito.
E quando l'amore la colpì in quella stagione
che non appartiene a nessuna ragione, lei
lo confrontò con le foglie di geranio e vide
che era cosa buona portare al fiume tutti i pesci
dissanguati nel rubinetto che non scorreva,
ma strozzava, come i segreti.
Così lasciò tutto, la sua bella casa, il suo bel
negozietto messo in piedi da suo marito
per donne gentili che ancora amavano i corsetti
e le unghie troppo laccate
e lei lo chiamò amore
e lo chiamò amore perchè nei suoi capelli abitava
il grano e nelle sue rughe la falce incorrotta
che spiana pura le zolle della vita, senza bugie
e nel suo non sapere lei scorse la sintesi di tutto il sapere
che mai aveva pensato di trovare in qualche preistorica
aula universitaria.
E la bellezza sanguinò forte e lei si
premette la mano sul petto e conobbe Cristo
che aveva il suo corpo, le sue costole, la sua carne,
la sua pelle, il suo non sapere, la sua vanità, la sua
ipocondria, il suo sorriso fragile e lo stesso
era il lago che guizzava dai suoi occhi color foglia di geranio.
E lo chiamò amore anche quando fu notte improvvisa,
perche è lì che lei vide quel presagio d'alba sempre
cercato e di colomba fu il suo ultimo battito d'ala.
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