Pubblicato il 12/07/2011 15:15:34
Vago petalo di magnolia oltre l’ametista sfumato di malinconia nel manto cobalto del lago.
Nel fremito d’inquiete onde il cuore nei sospiri della notte si confonde verso Te zenit di tenerezza, mia rosa dei venti, meridiano d’amore.
Dove sarà il chiaro tuo sguardo d’alba, profondo e puro?
E vola il pensiero ramingo oltre cortine e l’ ostile muro degli inganni del giorno.
Da Te mia stella di levante farò ritorno nel sussurro dell’alba, nell’aurora di rugiada scintillante.
L’ultimo tocco d’azzurro geme la nostalgia in soave mormorio.
La burrasca più non temo nell’urlo furente della folgore vivo e di libertà fremo.
Alle spalle la brumosa cortina di prigioniere ore, apre l’orizzonte a nuovo ardore.
Finalmente vele dispiegate, vento a favore salpo le ancore.
Il bacio blu della notte s’effonde nel profumo d’alghe carezze di salsedine e grecale.
E volano via nel fremito di procellarie giornate inutili, arse di sole irraggiungibile,raminghe in turbini d’emozioni solitarie.
L’insonnia ha il richiamo di sirena l’abbraccio del porto per un cuore naufrago alla deriva incanto e speme ma non ancora vinto, rassegnato o morto.
Al tuo fianco mi ritroverai saremo ancora insieme nell’amaro sguardo di esuli marinai.
Me ne andrò leggera come fiocco di neve, dolce sarà il maestrale nel bacio del giorno lieve.
E mi sospinge il vento sempre più lontano verso sperdute rotte nella linea blu di simbiosi appassionata fra cielo e mare.
Laggiù oltre l’orizzonte rondinella senza tregua ti vengo a cercare.
Nell’aureo tratteggio del sestante, seguo la tua rotta verso di Te, mio Comandante.
Alla deriva dei ricordi, nel faro dimenticato d’un’estate perduta fra le tue braccia ancora mi vengo a rifugiare.
Nella lanterna rifulgente delle emozioni Cassandra senza più reame trovo tregua.
Mentre le movenza sensuale della notte dal bacio di seta l’arsura di tenerezza del cuore disseta il sogno dilegua.
Insieme sfioreremo le stelle.
Le tue mani e le mie unite oltre la burrasca di mille nostalgie.
Dolce e tenero l’abbandono nell’abbraccio che del desio di noi onda di passione mi fa palpitare.
Nel beccheggio dell’ultimo capitolo della notte che ti fa mio mi lascio nel sussurro salmastro delle sartie da Te amare.
E nel sublimarsi di sensi fra le tue braccia nel palpito dei nostri corpi avvinti rose scarlatte di passione l’intreccio delle nostre anime.
Mi desto nel sogno d’amore tra le fole gentili del vento.
Mentre voce del nostro sentimento risuona discreto e romantico il canto in sottofondo del libeccio.
Dal porto perso nel blu l’occhieggiare del faro tra le mie braccia Tu, chiarore della mia notte
il tuo sorriso d’emozione la mia voce d’un Amore oltre tempo e spazio ardente luce.
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