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Sara m parlo’:Il viaggio continua

di Caterina Nicoletta Accettura
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Pubblicato il 03/02/2013 08:27:32




Sara mi parlo’_Il viaggio continua



…E Sara, mi parlava spesso della sua famiglia ed in particolare dei suoi figli.

Era in quella occasione che i suoi occhi diventavano luminosi come per una carezza improvvisa ed una tenerezza indicibile, dava alla sua voce un tono lieto, una vena a tratti melanconicae se un pensiero molesto la sfiorava,lo cacciava col veloce gesto della mano.

Ascolta.

“Ti ho portato una lettera, un foglio, vorrei leggertelo,se vuoi,soltanto se vuoi.

E mentre cosi’ diceva, aveva gia’ aperto un foglietto ,tirato fuori dalla tasca della gonna,si era già seduta sul bordo della piu’ vicina aiola,facendomi segno di sedermi svelta,svelta,accanto a lei,lasciando scivolare il mazzolino

di papaveri, che pure aveva raccolto con cura e pazienza al bordo delle strade rupestri ed ora improvvisamante abbandonati e negletti,spandevano le molli corolle sulla ghiaia, dimenticati per qualcosa che le stava a cuore piu’ di ogni altra.

Ascolta:

Mia dolce Manuela, oggi sei partita anche tu, l’ultima, quella che per tutti rimane sempre la piu’ piccola .E sulla porta hai detto:”Ciao, Ma’ ,sono in ritardo, già

E sei corsa via lasciandoti dietro la scia profumata dei tuoi riccioli ribelli

Sono stata contenta, non che te ne andassi, ma che anche tu spiccassi il volo come gli altri fratelli.

I nostri sogni pian piano si avverano.

Noi quelli di oggi non siamo piu’ quelli di ieri.

Ogni giorno ci ha regalato qualcosa in più: un’ emozione, un accadimento, anche banale, un’esperienza , una gioia, un dolore che ci fa sentire diversi e vivi.

Proseguiamo il nostro viaggio con fede nella vita, in noi,in un Dio, se ne abbiamo uno, sforzandoci di essere quello che gia’ siamo,aprendo i petali del nostro cuore ogni giorno, con naturalezza, con pace, con determinazione.

E la vita ci regalera’ ancora giorni belli,ore belle, forse soltanto momenti…

E quando saremo alla fine del nostro percorso,affidiamoci ancora alla Natura, lasciamo cadere il nostro manto

ai nostri piedi e addormentiamoci senza astio, senza rancori.

Ringraziamo la vita per quello che ci ha dato e per quello che ci ha tolto,che non ci apparteneva.

Anche le generaziomi si susseguono come le stagioni :cadono le foglie in autunno,sorgono gemme nuove in primavera

presagio di nuovi fiori e frutti.

Vi ho portato in braccio, bambini adorati, cullati e protetti, come ogni madre fa, e’ stata l’esperienza piu’ mia, piu’ bella, in o,devo ringraziare la sorte, devo ringraziare il vostro voler essere figli buoni , amorevoli e dolci, generosi e fedeli compagni della mia esistenza.

Ho avuto la grande fortuna io,quella di poter essere prima figlia poi madre amata.

Ora siete grandi,avete intrapreso il vostro cammino per la realizzazione del vostro futuro,proseguitelo , con determinazione,con fede nelle vostre capacita’,mi piacerebbe che imparaste soprattutto ad essere uomini,donne coraggiosi e responsabili.Andate incontro al futuro, fiduciosi,che la verita’ e dentro di noi,fatelo con gioia, con entusiasmo,da protagonisti della vostra personale crescita.Solo cosi’ potrete esser felici delle conquista, potrete accogliere con pace le piccole sconfitte.

Le piccole divergenze, i contrasti,abbiate la saggezza di dimenticarli, di considerarli come facenti parte della vita , che di offre momenti bui e momenti luminosi, l’armonia della vita consiste in una giusta valutazione di entrambi.

Sappiate soprattutto che la casa che avete lasciato vi aspetta con la porta sempre aperta, che i nostri cuori sono sempre vicini a voi e alle vostre vite.

I nostri brevi incontri rubati al tempo che ci compensano delle lunghe solitudini.

Perche’ la palma guarda i figliolini che mettono ai suoi piedi nuove radici.

Cresceranno e saranno palme a loro volta,

E cosi’ per tutto , miei tesori,al di là di ogni incomprensione, di ogni difficolta’, che puo’ essere superata con la tolleranza eciproca, soprattutto con l’amore per la famiglia.

Voi vedrete negli occhi dei vostri figli i nostri, nel vostro lavoro quotidiano il nostro lavoro,il nostro progetto di vita

e quello che ci unisce sara’ appunto l’essere stati genitori e figli

Per sempre.

Che te ne sembra?

Bella, si,bella!

Aspetta,devo aggiungere una cosa.

“Vi attendo per
la Pasqua, ho gia comprato le uova di cioccolato e le pastiere……

Ma,sono grandi !!!

Va bene, che fa’? Anzi quest’anno voglio preparare anche i biscotti,si, quelli con lo zucchero tutt’intorno. Mi piace vederli quando si leccano le dita.

Tanto già lo so che poi, tornano sempre.

La sua voce si incrino’, improvvisamente divenne seria, come ferita

Sai,mia cara amica,

forse col tempo mi abituero’ a non vederli accanto a me, all’idea che sono lontani, ma nulla, nulla, potra’ convincermi di non aver pagato un prezzi troppo alto.

….E noi mamme del Sud, abbiamo questa pena,

saper che prima o poi

un’alba di Settembre il cuor ci spezzerà..

Cantava spesso,Sara, quella canzone da lei composta

ed io con lei

.La melodia era dolce, il pianto che scorreva sulle sue guance, quello era vero!

I papaveri rossi lasciati per terra

avevano il colore del suo cuore di mamma.

__________Nicole







Scritto mercoledì, 5 marzo 2008 alle 15:00 nella categoria Diario, Senza categoria. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.
2 commenti a “Sara mi parlo’_Il viaggio continua”
un uomo buono mio padre, umano, disponibile, dolce e forte nello stesso tempo. Si illuminavano i suoi occhi quando noi quattro figli gli sedevamo vicino per raccontargli le nostre piccole pene, le gioie, i giochi…ma i tedeschi lo catturarono e lo fucilarono, senza pietà- Perché? Aveva aperto le braccia ed il cuore a persone che avevano bisogno di aiuto. Un giorno, durante il mese di prigionia, a me ed a mia sorella svelò i nomi dei traditori che lo avevano denunciato. ci disse”Guardatevi da queste persone, io non ci sarò più per potervi difendere” Poi ci strinse fra le sue braccia e ci sussurrò”Perdonateli, come ho fatto io”. Era il 1943: io avevo 17 anni. Mia sorella si è portato il segreto nella tomba…io non sono riuscita ancora a perdonare…Il Signore abbia pietà di me.

Postato sabato, 10 maggio 2008 alle 18:25 da raffaella

Ho ascoltato il tuo racconto di vita e ti sono vicina.
Un abbraccio e tanta condivisione_Nicole





Postato giovedì, 23 ottobre 2008 alle 11:30 da Nicoletta


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