Pubblicato il 30/05/2012 10:50:34
Se mai ho pensato ad una grande barca che l'onda insabbia dove la parte in zecchino brilla alla speranza del giorno e nella notte greve dondola oscura sagoma, questa barca portata a braccia sei tu, che tieni nella stiva la mia infanzia la mia vita ricordi antichi come denso vino. Tu sempre velata mai schietta miraggio ed anima perduta. Perduta il giorno dei materassi in strada dei vecchi mobili in campo di noi che partivamo senza più casa. La calura ti appanna rafferma su te l'odore di morte arcigna ricordo di peste a Milano. L'acqua percuote un color piombo contro riva ed i palazzi lividi scoprono grandi bocche sempiaperte al sole. Per mare non navigherai. Voraci alghe attanagliano il timone mercanti ed avventurieri salgono a bordo. Attendo novembre quella caligine che dei palazzi fa immobili arcani teatri ai nostri giorni di sempre. Salire in traghetto e salpare. ( Pubblicata nel 1985, nella raccolta " Rosso Cacao Olandese")
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Maria Teresa Morini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|