Pubblicato il 14/11/2015 23:50:24
Il ricordo di una quercia Che sovente mi proteggeva La sua ombra verso sera Si allungava a non finire Sono ancora qui a capire Perché tanta magnificenza S'inginocchiava a me con decenza Tutti i giorni a salutarla Fremente all'ora di rivederla Corde lunghe all'altalena Che aggrappavano il suo ramo Il mio cane all'improvviso Mi sembrava il più giulivo Nel vedermi dondolare Come pendolo oscillare Mi fermavo e l'abbracciavo All'ombra di quella quercia Che ha vissuto il mio tempo Ora sento che lei ricorda Non c'è più quella aria fina Col fruscio delle sue foglie Sembra voglia domandarmi: dov'è il cane e la sua coda che spazzava le mie foglie?! Tante querce ora son sole Nessuno più a consolarle Stanno aspettando invano Quel qualcuno di loro s'accorga Loro attendono e fan l'inchino Per la corda nel suo ramo
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gaudenzio Massi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|