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Fratelli

di Salvatore Pizzo
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Pubblicato il 27/07/2018 14:36:25

1

Demiurghi arriveranno da altri mondi

pietosi manipolatori astrusi

scintillanti ed enormi le astronavi.

Con esse giungeranno in volo a viso

per salvarci, afferrandoci sull'orlo

del tavolo in cucina, dove la

memoria, al solito, ci precipita

a picco sfracellandoci. Fraterni

ci renderanno i nostri debiti, sì

da poterli rendere noialtri ai nostri

debitori.

 

2

Intanto che noi si parla

del più e del meno, ebefreniche sono

pause da visioni, le tue: svapori

Anima ritrovata tra pentola

e tegame, tra bollire ascetico

e discente nel borbottio di sugo.

Ormai spazi sguarniti d'assenze

questi, così d'ombre e punti: a distanza

dalla chiazza di sole, sempiterno

luogo di incontri scontri familiari

nondetti d'amori, di odi ed affetti.

 

3

Nel mentre che parliamo del più e meno

inconsulto il tuo gesto: repentino

con presa curiosa prendi da terra

resti di semi, polvere e formiche

depositandone indicibilità

 

sul tavolo con dita meccaniche

tra te e me: come ci fosse in essere

ancora tutto ciò in cui hai creduto

potersi desiderare un tempo;

 

tutto in quello ch'è ora schifo, risulta

dalla gabbia al muro del canarino;

un tutto che s'è spento schizofrenia

d'ambizioni monche del più e del meno

tra me e te condividenti sussulti.

 

4

Rigirando per cocci, è perplesso il mio

guardarci dentro i tuoi di squarci vivi

tentando di operarci suture. E tu

che sembri cercarci ostinato ancora.

 Ma cosa ci avrai mai visto per terra

in quello schifo ch'è dirsi vita tra

te e me, quella vita che pure hai avuto

lasciandotela poi sfuggire di tra

le dita?

 

5

Bizzarro il passato quando

 impazzendo ti attrae formicolando

spaesamenti. Tra croste, spurghi e scarti

banalizzando: che ormai ci viviamo

 

del più e meno, requie invocando dalle

fitte lancinanti, a che i nostri volti

siano assunti distesi sul ripiano

sudicio tra noi di briciole, alieni

riverberi in immagini.

 

6

E'qui, prima

il loro profilarsi "visisonor"*

dallo spazio sempre più nitidi nei

nostri morti, infine trasfiguranti

 

nei nostri profili: fratelli tu ed io

con ialiniche e pressanti sembianze

connotanti somiglianze a dirci che

nulla mai muore, in noi tutto ritorna.

 

 

*visisonor=sorta di supervisore galattico, delegato dal gran consiglio stellare alla gestione del pianeta Terra e dei suoi abitanti: almeno, così mi fu raccontato in epoca non sospetta da persona cara.

 

 

 


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