Pubblicato il 17/04/2019 08:36:00
C’è un filo conduttore dall’acqua chiara e cheta ai tigli del vialetto dai cigni bianchi e neri alle case del borgo antico, le luci che la sera si affacciano ai pontili su quell’azzurro mite che in tenera risacca racconta tanta storia, culla pensieri di ricordi che sfumano (non li voglio trattenere). C’è un filo conduttore da questo lago a me: qui ritrovo quella pace che altrove mi è negata.
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