L'oblio ne ha facoltà
ha facoltà di concentrazione.
Sopperisce all'uso ineffabile dell'indagine
come scopo di mille grazie, con l'amo per la falce.
E ricordi chirurgici si attestano come capitali nelle banche
come primi capitoli di libri molto lugubri.
Rassegnano dimissioni da coriandoli tutti i pezzettini di carta
che oggi hai fatto a lavoro, dedicando un alloro
di consuetudini patriarcali all'uso delle pause. Se quanto vali
lo decidessero i tuoi campari come sempre a bere
appoggiando gomiti alzati su spine dorsali,
allora si delineerebbe il reato d'infanzia rubata.
Non avere cucito, per intenderci, le pupille gustative
ai vostri scheletri negli armadi, non identifica
ne consegue, l'unità anagrafica della somma dei vostri abiti.
Ma per esempio, io vestito so di non essere più nudo,
non posso dire lo stesso di certe femminucce dal fiato corto
ciò fa di me un corrotto, un Ponzio Pilato, un duplice reato
di moralismo e zero in condotta.
L'oblio ha facoltà di scelta e mi riporta sull'uscio topi morti
certi dati di fatto. La corsa s'allunga il passo fino a sciogliere
in un abbraccio il nostro giocoso rincorrerci,
di due testimoni mai nati complici.
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