Il sosia
Sono calici di sale;
scendono goccia a goccia,
approdano nella palude di un cuore ebbro e orfano,
implorano alle porte del cielo,
nominano alle soglie dell’anima,
chiamano per la vita e per il cuore che non vedono.
Ma il calice dilegua in nostalgia e desiderio,
di nuovo s’alzano le maschere
e le consola un’illusione nel paramo giallastro.
Il doppio fa morire, fallo uscire!
È foresta ammuffita,
ombra tenebrosa di delusione e disincanto.
È visione di angeli neri,
brulla chimera in un groviglio di specchi fatati.
El doble
Son cálices de sal
descienden goteando,
desembocan en el pantano de un corazón ebrio huérfano.
Imploran las puertas del cielo,
nombran en los umbrales del alma.
Llaman por la vida y por un corazón que no ven.
Pero el cáliz anega en nostalgia y deseo,
de nuevo se levantan las máscaras
y las consuela un ilusión en el páramo amarillento.
¡El doble hace morir, hazlo salir!
Es selva enmohecida,
sombra tenebrosa de desilución y desencanto.
Es visión de ángeles negros,
árida quimera en un nudo de espejos embrujados.
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