Buchi nelle mie calze,
e buchi nei vostri cuori,
assalti d’ordebarbare
dalle trombe degli ascensori.
Per voi morti annegati
nei mari umidi d’indifferenza
invento serenate
che infrangan le onde
dell’esistenza.
Buchi nelle mie calze
e buchi nei vostri cuori
collocazioni adatte
all’incedere di vibratori.
Per voi morti addormentati nei sonni ininterrotti
dell’abbandono progetto caldaie elettriche
con tubi di scarico a misura d’uomo.
E, intanto, voi, divertitevi,
senza badare ai mezzi,
ché se un uomo si nasconde
non può cadere a pezzi;
e, intanto, voi, storditevi,
senza badare a spese,
ché se una passione muore
non può accampar pretese.
Buchi
nelle mie calze e nell’abisso del vostro cuore
miniere d’odio e torba, tombe così profonde
da assiderare il sole.
[Riserva indiana, 2007]
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