Pubblicato il 25/04/2023 17:00:21
Penso a te, raccomandata senza ricevuta di ritorno, che mi sacrifichi a tutto, a tutti briciola su briciola, lacrima su lacrima; mi torni alla mente, strano amore che non muore, scacciato, a volte, non molte, dai miei incubi deliranti di sesso con chiunque, o di Kant. Sorridi? Il mio stomaco non basta. I miei libri non bastano. Il coltello, tra i denti, mi taglia. Soffri? Non basta. Dove troverai, nelle tue cene, nei tuoi banchetti di commercio solidale, nelle tue zone minate sospese su cavi dell'alta tensione, dove troverai ancora, meretrice dolce, stretta d'alibi, un amore tanto irriverente da lasciarti libera di restar lontana? [Versi introversi, 2008]
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