Canto con versi liberi dall’estorsione d’ogni millanto,
riuscendo ad essere, senza avversione,
cantore madido d’introversione.
Canto versando stille rivolte al sole, fiore d’elianto
mezzo seccato in stupri d’aiole
nella mia corsa a consumar suole.
Canto dragando i fiumi densi di mota del disincanto,
sputando fuoco, piglio zelota,
come spartiata ridotto a ilota.
Canto solcando i numeri da attore comico d’un esperanto,
scoperto a spegnere uno scoppio atomico
dentro a boccette d’acido bromico.
Cazzeggio, scazzato nei recessi chiusi d’una belva oscura,
folle barbiere, tra commedia e vita nuova, senza smania di tonsura.
[Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, 2015]
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ivan Pozzoni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.