Copia le rime di chi è umile e puro,
sperando nel buio d’esser sicuro,
ruba parole, ma il cuor non le sente,
l’animo spento non brilla per niente.
Imita i gesti, virtù apparenti,
ma dentro è vuoto, solo tormenti.
Vanta la luce che non gli appartiene,
mostra livore ch’il cuore trattiene.
Non basta riflettere quel che non sei,
né spogliare i poeti dei loro dei.
La verità, limpida, sta immortale:
vive d’inganni non lascia che il male.
Il poeta, dimesso, scrive al vento,
mentre l’invidia si spegne nel lento
corso del tempo, che tutto rivela:
l’anima finta trema e si sfacela.
N.d.A.: Emulare le qualità nello scrivere, può essere possibile, ma "copiare" le virtù interiori di un’altra anima, non conduce ad alcuna saggezza.
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