Folgorante in questo nuovo libro di Roberto Maggiani, dal significativo ibrido titolo Poscienza, ilrivelatorio incipit in tre versi,che apre alle costanti e profonde domande del poeta-fisico sull’infinito e il suo mistero:
Qualcosa non ci è chiaro dunque
qual è la domanda che non sappiamo porci?
[senza domande sarebbe tutto chiaro, come al gatto]
E originalissima la costruzione e la modalità con cui Maggiani procede, tra le piccole scene e moti mentali del quotidiano: domande del ragazzo, miagolii, rumori di lavatrici gravitazionali, formule matematiche, divertissements grafici...
Il cammino continua nella sua caratteristica cifra e, nonostante l’ibridazione tra tensione poetica e indecifrabili osservazioni di fisica, si avanza con leggerezza, in un’atmosfera giocosa che riesce a contrastare l’abisso dei misteri cosmici. E molto colpisce quel far lampeggiare ironia come in ...una particella anomala tra le stringhe delle tue scarpe..., abilità che leggo come un fondo spontaneo di salubre umiltà, nella consapevolezza del limite umano, nel mentre si scruta il senza limite.
...tutto nel cosmo può essere alfabeto e lingua pag.30
La verità forse, si fa strada, spicciola e lampante, rivelandosi nei due versi emblematici sotto il titolo della seconda sezione:
Mentr(e_e)sisto scrivo
per dare senso all’esistenza
e, subito dopo, con la forte ironia nel dichiarare di trovarsi in stato fisiologico liberatorio!
Pure si affrontano, tra indicibili visioni cosmiche, le eterne questioni di amore e morte e, mai tralasciando autoironia, l’autore si chiede chi mai comprenderà questa strana ma luminosa poscienza, giustamente condannando tutti gli sprezzanti poscienziofobi. Ebbene, sono sicura che saranno in tanti, e io per prima, a comprendere questo naturalissimo incontro, del resto già collaudato dalla scrittura di molti autori, passati e contemporanei, tra le vibrazioni di poesia e i circuiti neuronali della scienza, che ormai si delinea come uno svelamento del mistero della vita! Sono simboli grafici, cifre, visioni oniriche, intuizioni, formule, che giocano nella nostra mente interrogando e prefigurando i perché del tutto. È dunque un manifesto di personale e originale poetica Gas di parole, appunto! (pag.64). E questa danza giocosa dall’apparenza di nonsense ha la straordinaria capacità di inscenare una sorta di stupore divertito, come di chi sia a un passo dalla Grande Spiegazione.
Ecco, uno svelamento è nel primo testo della sezione Amicizia, in cui si descrive l’essenza dell’amore come nascita e poi incontro inaspettato, indicibile. Poi il canto reale-surreale-cosmico prosegue impavido attraversando l'impenetrabile territorio della morte, per approdare nella città delle origini, quella Carrara di angoli segreti e avventure dense di umanità.
Le pagine finali aprono mirabili scene visionarie in cui leggi fisiche e metafore continuano a fondersi raccontando tutto il vorticoso luminoso mondo psichico di un poscienziato, originale artista che sta guadagnando l’apogeo della sua arte espressiva.