Maria Elena Mignosi Picone
CONCERTO
SAN JOSEMARIA ESCRIVA’
ARTISTA DELLA VITA
L’autrice di questo saggio di carattere religioso e mistico con intenti autobiografici mette in scena, se vogliamo usare una metafora teatrale, il proprio approccio nei confronti della vita che, da quanto scrive, è per lei un dono sacro e meraviglioso di Dio.
Così con entusiasmo e portando con gioia la propria croce Maria Elena è seguace di Gesù e da quanto scrive risulta una persona felice secondo l’invito di San Paolo ad essere lieti.
Un’ansia salutare in un relazionarsi creaturale alla vita stessa per poi diventare persona nell’esperienza di vita d’ogni giorno costella il personale cammino della scrittrice che sceglie il bene e non il male nell’apprezzare la bellezza stessa dell’esistere.
È presente il tema della vita come opera d’arte già presente in molti poeti e scrittori che hanno fatto la storia della letteratura.
Nel suddetto contesto s’inserisce potremmo dire come inviato di Gesù Cristo stesso San Josemaria Escriva’ che è stato in vita ed è tuttora una figura di riferimento fondamentale per la Mignosi.
Attraverso l’imitazione del fondatore dell’Opus Dei, del quale sono riportati dei brani scritti, nella sua vita si realizza il senso pieno dell’etica cristiana che non è pessimismo cattolico ma come si diceva raggiungimento stabile della felicità a partire dal quotidiano.
E ben venga per il lettore l’aria fresca e ossigenata che si respira in queste pagine aria che fa letteralmente risorgere i valori che nella contemporaneità si sono aperti nell’alienazione, nel consumismo e nella liquidità del mondo in cui viviamo.
Ed ecco il titolo Concerto che l’autrice ha dato alla sua opera concerto che è la vita stessa se ben vissuta anche con la spinta rigenerante dell’elan vital.
Escriva’ diviene un modello da seguire e imitare per vivere una vita a trecentosessanta gradi e il Santo è definito artista della vita.
Molto importante nel contesto di quest’opera interessante e affascinante il ruolo della bellezza, vista come valore fondante della vita e qui per bellezza non s’intendono solo le espressioni artistiche delle varie arti ma anche implicitamente i bei paesaggi da contemplare i cieli e i mari opera del Creatore che è il primo ad avvicinarsi all’essere umano a chiamarlo a dirgli di svegliarsi e di gioire e questo per il cristiano si realizza seguendo la retta via puro come la colomba ma prudente come il serpente.
Del resto il paragone tra l’opera di Dio e l’opera d’arte è ricorrente nella riflessione cristiana fin dagli inizi e opera d’arte può divenire anche la vita dell’essere umano, dal più umile al più sapiente.
Nel panorama contemporaneo della letteratura quest’opera della Mignosi si situa in una posizione personalissima per la sua originalità ed è un po’ un saggio e un po’ un’opera autobiografica di un’anima alla ricerca continua del senso profondo della vita, vita che si fa preghiera e sinfonia con la libera e creativa partecipazione delle voci umane in un inno all’ottimismo alla certezza della felicità, di quella che San Francesco d’Assisi, non a caso poeta, chiamava santa letizia.
Raffaele Piazza
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