:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1150 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Apr 17 08:18:00 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Cogitazioni

di Bianca Mannu
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 07/11/2011 23:30:32


 

Non so perché il corpo

- né so per quali trame-

a modo suo patisca

l'alterno avvicendarsi deisolstizi

o

gl'impercettibili approdi

alla lenta levità degli equinozi.

Scontata l'effettuale cadenza

energetica del sole e data ovvia

la fasica perturbanza della luna

non saprei se siffatto patimento

sia naturale vincolo dei vivi

o

invece un lusso aristocratico

di chi può scampare – privilegio o caso -

l'esiziale nequizia dell' umana

entropia.

Davvero penserei che proprio questa

-perché prossima – insinuandosi

per le maglie della tuta mimetica

attestante la cronica ingenuità

del nostro spleen metereopatico

-sempre e comunque – muova a corroderci

l'impeto naturale della vita.

Nonso.

Non so ma sento dentro me levarsi

da un fondo incolore insospettato

- e per così dire assente – fumi

- tra carne e ossa – di dolenzia vaganti.

Un'astenia sottile m' induce

a contemplare nel mio didentro

il laborioso trapasso dell'estate

come un fuori che morde – tra spaventi

spasimi e incipienza di brividi -

ogni tenacia

esposta a un vano transitar di nubi

dirette verso lontani appuntamenti.

Una promessa di pioggia fonderà

in lavacro benefico di pianto?

Intanto

ho chiuso le tende sulle imposte.

Io posso.

- Lo posso senza limiti d'orario -

- per sociale conquista immeritata -

- per privati meriti acquisiti -

Bene.

Ho accostato – insisto – le tende

per risparmiare agli occhi il tedio

di nudità ignobili e scomposte.

Avrei scelto – potendo- la grazia

d'un giardino...

Teli sui vetri – invece. Di tela.

Questo posso.

Per scansare l'uggia d' incolte plaghe

tessute di vecchie malerbe riarse

tra riarsi blocchi di turpe cemento

-monumenti di civile orrore -

Offeso.

S'è ritirato offeso il neonato

mio desiderio d'un mondo che non c'è.

Evita per medicina la luce

già torbida di cinerigni vapori

e sogna segni d'indulgenti ombre.

Mah!

Ma s'imbatte in un dentro cavernoso

dove si levano umide – a frotte -

- come infastiditi chirotteri

in volo irritante e cieco - mestizie

sacrificate sull'ara del feticcio

di presunti svaghi preannunciati

in cornucopia da certa mediatica

malizia.

Come denuda e agghinda costei

- per vetrine – la fulgida innocenza

dell'estate e la stringe a concubina

d'un mare domestico e truccato!

Mare.

Neppure la sua accertata azzurrità

- dispersa nella babele dei capanni

chiassosi  come prostitute in posta

alle curve della nuova litoranea -

suscita moti di grata tenerezza.

Lo vivo con i sensi del ricordo:

salso turbato gonfio e minaccioso

mentre al ritmo crescente di scirocco

affatica vasti banchi d' alghe more

per sbatterle – in bulichii di schiume

di bugiarda bianchezza -a disfarsi

sul sabbioso disincanto della riva

ancora  segnata da relitti e sfregi

quali memento

d'altre e più rovinose deiezioni.

 

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Bianca Mannu, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Bianca Mannu, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Spaesamento (Pubblicato il 11/05/2021 11:03:53 - visite: 542) »

:: L’altra metà dell’uomo (Pubblicato il 09/05/2021 12:39:49 - visite: 348) »

:: Fasi (Pubblicato il 02/05/2021 20:46:20 - visite: 530) »

:: Silenzio e silenzi (Pubblicato il 28/04/2021 12:35:16 - visite: 495) »

:: Colpi di coda (Pubblicato il 27/04/2021 12:33:37 - visite: 526) »

:: Un certo vento (Pubblicato il 19/04/2021 11:31:31 - visite: 558) »

:: Vizio di vivere da sulla gobba del tempo (Pubblicato il 18/01/2021 10:11:15 - visite: 375) »

:: Sintesi e dispersione (Pubblicato il 10/01/2021 20:59:41 - visite: 406) »

:: Lasciami respirare (Pubblicato il 12/06/2020 00:12:47 - visite: 864) »

:: Nel brodo dell’umano (Pubblicato il 08/07/2019 10:27:55 - visite: 677) »