Sogno di una scala
Centoquarantanove
gradini ha questa scala – ogni volta
che sono io a contarli.
Centocinquanta ne ha invece quando
li numeri tu, che sei da sempre
più abile di me.
Certo, non stiamo parlando di qualche
scala magica tra Betel e il cielo,
tra una pietra e gli astri.
Nemmeno nei tuoi sogni
la percorrono stormi
di angeli con occhi di lapislazzuli.
Alta e stretta, da un brano di mondo
ci conduce ad un altro
brano di mondo in prosa – e viceversa.
Ed è questo il suo sogno,
la sua sempre incostante
e scritta col marmo chiaro magia.
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