Dedica tutta l’attenzione dovuta, il signor Ferdi Giordano, a una musa che si è accorta di lui, corteggiandolo con concetti e astrazioni, di schietta sedimentazione, trasformati in parole, che altrimenti rischierebbero di andare perdute, senza lasciare impronte.
Le tracce riscontrate su carta, delineate in uno stile davvero inconfondibile, a un primo sguardo fruiscono toni ermetici. Risultano assai più morbidi in seguito a letture assidue che ne fanno assimilare i risvolti meno appariscenti e più concreti.
Eccede, in questo autore, lo scandire dei giorni all’interno di un orizzonte d’intricate e sottili sensazioni, di argute trame emozionali, di immaginoso, di sogni, di paure, di riflessioni.
Scioltezza infinita nell’uso di metafore che lasciano sottintendere profondi significati, su cui soffermare l’attenzione con considerazioni acute e avvolgenti, che si muovono dalla terra fino ai margini del cielo.
Si avverte grande consapevolezza, nei versi, maturata in esperienze linguistiche, del pensiero e morali, che diventano così mezzi di approfondimento della mente e specchio dell’inconscio più segreto.
Passa così il Giordano, con scioltezza, dal lirico e fantastico, ai luoghi più reconditi dell’anima, nel loro variegato interagire, trasmettendo sempre inconsueti profili della sua personalità.
Fascino, e mordente, in uno scorrere di versi che lasciano trapelare un senso di smarrimento e poi rimbalzano improvvisamente su stupori e incanti cosmici, ritmanti enigmatiche deduzioni e imprendibili
emblemi risultanti evanescenti; un linguaggio che si addentra su grumi di parole desuete e talvolta indocili.
Contenuti sempre originali, e incalzanti espressioni, che non lasciano indifferenti, nel loro intento di voler condurre in una dimensione, oltre l’abituale, ove soffermarsi per raggiungere oasi incontaminate e suggerne l’intensità, con una crescita emotiva soddisfacente, dedita da intrattenimenti di lettura costante.
Caratteristica assidua dell’autore, è, accentuare l’empatia, che sempre più interpreta le pulsioni interiori, assai vivaci, su specificità fisiche del corpo, che narrano così di sofferenze o godurie nei momenti esistenziali, che si tramutano inevitabilmente in soggetti attivi delle poesie.
Notiamo dunque, in questa poesia, particolari simbolismi, dove i versi, pur attraendo per la loro immediatezza, sono sotto il controllo di un’ardua intelligenza, che sa dar valore al senso mistico della parola, esaltandone con abilità il contenuto.
Un autore su cui soffermarsi con la dovuta attenzione, per assaporarne, con intensità, il brusìo vitale, senza eguali.
@Silvia De Angelis
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