L'egemonia di classe culturale, in generale, ha evidentemente ancora influenza sulla società e tenta surrettiziamente di giustificare un certo potere politico. Soltanto un "certo" potere però, perchè tenere il passo dei mutamenti di classe politica ( però, sempre di classe si tratta) è veramente cosa ardua.
Ma qui mi addeentro in un labirinto teorico, in fondo noioso che non so bene esplorare.
E dunque, dunque, dunque, in questo racconto fantastico, questa classe intellettuale un pò di sinistra un pò non si sa bene cosa, si accomoda a tavola con la consapevolezza d'antan sempre bella intatta.
Ecco, per dire, i giovani virgulti, ragazzi cresciuti variamente scolarizzati, affascinano per le discussioni che sono in grado di sostenere discussioni, sempre consci di tutto o quasi lo scibile e con competenza invidiabile, con sicurezza su argomenti e tematiche variabili di socio - politica mondiale, vini e liquori, filosofia greca, musica, pesce spada alla griglia, religioni e così via.
Qualche errore di sintassi si sente ma non sottilizziamo.
Lo stupore che denota una appartenenza a classi c.d. inferiori non appartiene a questa gente in magliette sapientemente semi lacere e jeans sdruciti, esibiti con la stessa disinvoltura di un gessato grigio fumo - ovviamente - di Londra.
Ma, già, lo stupore che per altri è la fonte della conoscenza, stupore e dubbi sembrano inesistenti per questa umanità meravigliosa: tutto è un grande deja-vu.
Qui bisogna stare attenti a non pronunciare l' impronunciabile definizione: radical chic.
Sabatini Coletti: "Borghese di tendenze politiche radicali con atteggiamento fortemente snobistico".
In altre parole, come dicono i francesi, gauche caviar.
Non si può, non si deve dire. Costituisce offesa, delle più gravi. Chiama in causa incompetenze, falsi storici, aborrite classificazioni aprioristiche. Fino all'odio di classe.
Purtroppo, per chi alto borghese non è per diritto di nascita ( anche culturale ovviamente), nè lo è diventato per meriti attribuitigli, l'odiata definizione è, al momento, l'unica che renda un pò l'idea.
Ma immaginiamo, sempre ovviamente fantasticando, a che cosa si troverebbe d'innanzi una ipotetica persona che navigasse dentro una altrettanto ipotetica famiglia alto borghese e un cicinino radical chic, tendenza di sinistra.
Un mondo, composito ma poco o niente vario, si profila compatto: i vecchi, i giovani virgulti, gli amici amati ed anche quelli amati un pò meno, qualche persona esterna, diciamo di contorno o fuori campo.
La famiglia, borghesia chiusa, autoreferenziale.
(fine parte terza)
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