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Pubblicato il 03/11/2015 11:19:30
Sulla pallida seta di un fungo riposa l’ultima vanessa di novembre. In una strana intesa vibrano fragilità e rinascita. Nel sentiero d’autunno orme profonde litigano con tenaci fili d’erba. Come fantasmi vegetali in superficie risalgono anime dimenticate. Con quanta parzialità agisco! Con alcuni uso infinita crudeltà e li uccido più volte cercando di scordarli e sono loro i più amati i miei specchi ingialliti dal tempo. La malinconia suggerisce drammi postumi di amori vissuti. Di altri, resuscitano solo leggere e tiepide forme... 2/11/15
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