Pubblicato il 10/09/2025 16:41:04
Ci sono antiche e moderne questioni intorno alla possibilità per un componimento poetico di essere o meno musicato e cantato, così come spesso si tende a considerare le canzoni come testi per forza non poetici. Ebbene, in merito a questo, direi che la risposta è più semplice di quanto si creda.
Il testo poetico può essere musicato e cantato e, se ben fatto, l'apporto esterno finirà per elevarlo e renderlo fruibile per un altro tipo ascolto, un altro pubblico. Dunque non vedo il limite in tutto ciò bensì, al contrario, ne percepisco le accresciute potenzialità che il gesto semanticamente interdisciplinare - dato dalla commistione tra testo, musica e interprete - può determinare.
Resta inteso che spesso tendiamo a classificare poetiche canzonette in rima e questo è un errore, ma non bisogna escluderne la possibilità a priori poiché ci si può imbattere in testi messi in musica che risultano essere felicemente alti da un punto di vista contenutistico e aggraziati per ritmo e tempi musicali. E' ingeneroso e abbastanza superficiale, in altre parole, negare ad un testo, solo perché sarà stato poi musicato, dignità poetica.
Pubblico di seguito una mia poesia letta e poi per gioco canticchiata e un video della stessa interpretata da una professionista... MENOTTI LERRO LEGGE E POI CANTA UNA SUA POESIA (TUTTO È AMBROSIA) - YouTube
Tutto è ambrosia. Da "I battiti della notte" di Menotti Lerro e Tomasz Krezymon
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