:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 858 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Tue May 14 15:06:46 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Dimora delle spade

di Maria benedetta cerro
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 05/05/2017 08:34:15

DIMORA DELLE SPADE
1
Non dormire.
E’ il giorno che passa.
Una volta
per l’ultima volta.
Ascoltalo.
Arrestalo.
Guardalo negli occhi.
Riconoscilo. E’ il tuo tempo.
Non lasciarlo andare senza una parola.
Io sono colei che ama tutte le tue fibre
che le ascolta cantare come un pianoforte.
Ecco
la faretra in spalla
esco per incontrarti.
Non passare senza sfiorarmi.
Sono colei che se l’ignori
sguaina lo strale.
2
Le parole sono calamite
che tolgono agli occhi la ragione del divergere.
Di notte le inseguo.
Sosto
Cammino.
Se le perdo rincorro a perdifiato
stampelle tristi e ubriachi destrieri.
Sotto le torri commuovo guardiani
che non mi aprono.
Poi divento piccola .
Mi commisero
mi abbraccio.
Mi soccorrono i morti che non si rassegnano.
Poi mi lascio in quel buio e torno indietro.
La distanza è una palpebra
che mi scaglia nel sole delle forme.
3
Cosa ti scrissi un giorno
che non ricordo.
Le parole aprivano varchi in attesa
sentieri di vita sospesa.
Annunciò tre volte il gallo
l’alba dalle banderuole.
E vennero dai pioli sconnessi dell’io
i camminanti
tre volte battendo sull’uscio.
L’amore ha il cuore duro
spranga
sferza.
A volte sul tamburo del sangue
richiama la dispersa mente.
L’amore spacca l’interezza.
Dura
persino la tenerezza.
4
Hai fatto il nido nelle mie ferite
nel mio diurno spazio.
Tuttavia
per la neve benedicente delle margherite
ti ringrazio.
Per il breve dialogo
che l’insidia e la fiducia hanno in me intrapreso.
Quale invidia
così a lungo ti aveva allontanato.
Quale peso ebbe per te il saluto
che l’amica soleva
prima di andare
stretta la vita con un braccio
la bocca accostare all’orecchio
Non sperare
- dicendo -
che a lungo ti lascio.
5
Hai messo al mio grido
un recinto di spinose corde.
Cosa vuole da me
la tua dannata morte.
Che io canti la sua allegria
senza lacci ai piedi
portandomi al braccio
la sua cappa bruna.
Che sia
una
la nodosa vita
che la danzi sulle spade
regalmente in bilico.
Che non mostri il gran peso
che mi porto dietro
che trovi molle la pietra.
Per udirmi cantare
hai voluto il mio grido segregare
e un silenzio allestire
grave come la fine.
6
Metti una musica.
Rachmaninov se vuoi.
Tutto è così immobile
eccetto la memoria
che tormenta le cose.
Chi ha detto che amano il silenzio.
La scacchiera di Praga ha nostalgia delle torri
- una tromba ne struggeva la vertigine
agli occhi elevati dei passanti -
Era di coralli e ambra l’Odigitria Signora coronata
- il volto bruno segnato dalle spade -
la sera che il sole di Polonia scendeva sul ritorno
durato il tempo di un rimorso.
7

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Maria benedetta cerro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Maria benedetta cerro, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: DA prove per atto unico (Pubblicato il 06/04/2024 08:33:09 - visite: 151) »

:: Una rilettura delle lettere a Lucilio di Seneca (Pubblicato il 01/02/2022 17:39:50 - visite: 367) »

:: Diari inediti 2014 (Pubblicato il 08/04/2020 09:33:33 - visite: 574) »

:: La parola prosciugata (Pubblicato il 19/05/2019 12:40:11 - visite: 641) »

:: La finzione della gioia (Pubblicato il 13/10/2018 07:10:20 - visite: 547) »

:: Poema dell’altrove (Pubblicato il 17/07/2018 07:01:15 - visite: 586) »

:: ELEMENTI (ovvero le stagioni della vita) (Pubblicato il 19/03/2018 08:50:09 - visite: 997) »

:: Astuzia delle fonti (Pubblicato il 17/09/2017 08:32:06 - visite: 961) »

:: Il rito delle fughe (Pubblicato il 16/07/2017 10:30:38 - visite: 854) »

:: Dimora del ballo superstite (Pubblicato il 15/05/2017 23:43:12 - visite: 682) »