Pubblicato il 08/10/2017 15:12:43
Una gomma strana che nessun dolore annuncia rispettando la par condicio destra e sinistra toglie un poco di rosso a labbra l'ocra alle mani e luce all’incarnato mi vuole evanescente e bianca tatuata e inguardabile. Sono un pioppo d’argine che svetta scarno di foglie fiammanti oscillo al freddo diversa e già smemorata di sguardi curiosi che si impigliano su me come pungenti unghie di gatto Coriandoli dalle mani risalgono braccia si uniscono discutono accordandosi per ambigui decori lasciano addosso sentieri, mancamenti azzurrini improvvisi vuoti come neri buchi stellari Sfuggo così da perfezioni, sogni colorati e mi allontano dagli altri a piccoli balzi distanze e assenze sempre più
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