Pubblicato il 25/10/2017 13:06:38
Dai portoni freschi d'ombra giunge un alito di lontane selve; giardini d'Armida, chiusi fra quattro mura, prigioni dorate dove nel folto una coppia di cardellini trova rifugio e il merlo grigio. Cespugli di ligustro impregnano l'aria di stretti cortili, chissà quali reconditi angolini protegge il ferro battuto dei cancelli, un vialetto si perde al di là di arcate balaustre. Forse una vecchia da una terrazza verde di glicine getta briciole e riso a tortore fugaci ai passeri di casa. Nella sera si chiude su di loro lo stagionato portone dai battenti d'ottone dal cigolìo immutato.
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