Pubblicato il 21/05/2008
Com’è fragile questo sole.
È il sole delle foglie morte che accende i colori sul viso di chi più non vive.
Non è facile parlarti d’amore mentre tocco questo sole che come ghiaccio brucia le mani.
Vorrei un mantello per impedire che questo calore mi geli. Come sono chiari gli occhi e pallide le mani.
Andiamo verso il mare è la vita. Bagniamo i nostri occhi.
Il fuoco che mi scalda e un sorso di vino. Parlerò e racconterò. Canterò e danzerò.
A sera crederemo alle luci che nel mare si moltiplicano.
Ma non mi lasciare ora e andiamo verso il mare
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