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Pubblicato il 16/11/2010 18:25:31
La pioggia batte ritmica sulla finestra chiusa; le tue dita sulla tastiera. Inutile fingere disincanto. Rivoli di parole vergano gli occhi verdi mentre l’acqua disegna ghirigori vitrei. Continui, imperterrito, a tinteggiare di rosso le pareti scontrose della mia coscienza. Mi scaldo fra linee e monti delle tue mani ancora sporche di colore acrilico.
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