Vorrei fare testamento delle mie parole
lasciate spesso incustodite sparse
tra le cose di peso
gli scogli le barriere gli specchi
Vorrei vivessero come le stelle
fiere della loro luce e ferme
nonostante le bufere delle stagioni
Vorrei morire consapevole di non essere stata
un’occupante abusiva sulla mia parte di terra
di non essere stata una mente errante
dentro un corpo destinato al disfacimento
Vorrei morire sapendo le mie parole vive
tra i rami nelle zolle negli abissi
tra i passi di chi sa che vivere
è un duro mestiere.
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