L’esser usciti indenni dai giorni della merla non consola
senza scosse né tempeste senza l’aria gelida sul naso
si son parlati tra loro scambiando i ruoli come due monelli i mesi
in fondo un ritardo breve non è grave, solo una burla.
Approfittano del ritmo, quando allenta, le chiome
per respirare prima di riprendere a vibrare nell’aria come corde.
Fluttuano come onde. Risale una donna la collina
le braccia tese s’alternano col peso ed ansima per la fatica
quando una raffica di vento la frusta in viso.
Casa, che luogo ameno! Che quiete or che la strada è ostile!
Non una parola ma l’accader d’una magia,
sfera d’ognuno per una volta almeno immaginaria, quando
dietro la finestra guardando il cielo qualcuno pensa
che dietro le nubi c’è sempre il sole, anche se piove.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.