IL CEDRO E LA PERNICE
Costretta da piaceri autoimposti
vivo una vita tutta in superficie
quella di tutti, assorbendone i costi,
la mia vita, direi, quasi felice;
forse c’è un mondo sotto il mio tappeto,
non polvere ma sangue coagulato
che io ignoro, presbite e lieto,
mentre il presente non sa del passato.
Sono basse le nubi sotto il sole
e sotto ancora la terra matrice
mentre via via smarrisco le parole
come un cedro con poca radice,
piantato in fretta in ben protette aiuole,
su cui non vola, corre, la pernice.
QuinApr22
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