POETI E PAROLE
“La parola è il cenno e il suono del silenzio”
(M. Heidegger, L’essenza della filosofia)
Quel canto in silenzio raccolto
sulla curva estrema del mondo,
ricordi lontane viole, chiuse nel vento?
Il suono si smorza nei vuoti
e la luce col buio s’intreccia.
Nei piovaschi ricordi quei volti?
Ci sono soltanto case e silenzi
sul limitare dell’acqua del mare,
le reti sfuggenti all’azzurro, ricordi?
La sera è gonfia di sale
e il mare s’inarca alle stelle.
Ricordi le luci fioche sui monti?
Si dicono erranti parole
sulla porta socchiusa dell’eco,
non vedi quei muri a difesa così grigi, così sordi?
Difendono parole perdute o non dette
da umani poeti in ricerca.
Nella nebbia non vedi sembianze?
Aurighi sfrenati nel cielo
volano al di là delle mura.
Spiragli nuovi di luce di lontano non vedi?
L’acqua col fuoco si perde
e il vento roccia diviene:
questo nostro dolce vento dell’anima.
Vedi, ricorda:
il vento e la roccia, non altro è poesia.
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