L'unicorno e la Lamia
Non solo i sogni a farmi compagnia
nel silenzio ostile di ogni notte
ma la pelle di un corpo purché sia
per dormire, giocare, farci a botte
Perché la notte, perché non il giorno?
Perché il giorno lo posso riempire
di altri uffici e toglierlo di torno
fino a che è un’ora di andare a dormire
ma quando il giorno se n’è andato via
e il tempo spoglio si fa disadorno
subentra una penosa anarchia:
sono da solo, senza altri intorno
e la mia vita è mia, soltanto mia:
ora la Lamia bracca l’unicorno.
QuinApr25
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