Se non piango liquide lacrime è perché
fuoco e gelo hanno arrestato il copioso fiume
su rosse gote ed ho smesso troppe volte il respiro
ingoiando il sale nel silenzio d’ogni stagione
Ora chiodi mi punzecchiano la pelle
e spine mi accarezzano
e le mie parole non sono balsamo
non sono luce
ma il vuoto di giorni che si ripetono uguali
in assenza di primavere.
Se non piango è perché ho ingoiato parole
incapaci di recare conforto
parole sanguinanti
e silenzi invocati come vie di fuga
parole strappate dalla bocca
da crudeli venti
parole crollate sotto il boato
e neppure cercate come preghiere
e che non hanno detto
di come il Pensiero ha fallito nel suo disegno
né dell’equilibrio precario,
della paralisi degli arti
e del letargo degli occhi
sotto le palpebre.
Non hanno detto dell’amore
messo a tacere nel fragore
di temporali e tra le vesti
frastagliate d’un cielo vulnerabile.
Se non piango è perché i miei occhi
sono abissi
è perché i miei occhi
sono pozze in secca da tempo.

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.