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Piccole note di lavoro - 1)

di Alberto Rizzi
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Pubblicato il 15/07/2025 14:30:33

Più non ti punge vaghezza

d'altri cambiamenti lassù

all'ordine delle cose

 

trasloco dopo trasloco

                                   è come se l'arrocco delle superfici

avesse cristallizzato il tempo

per abbellir tuolòco

                              a fronte disegnandoti

l'inutilità d'un nuovo fare

 

Osservi suppellettili e altri oggetti

 

                             (che quando di spolvero

                             è l'intento tuo)

 

rimembrandone sensi ed occasioni

 

Riordini con essi domande

                           ricordi

                           altre elusive tracce

che dentro gli occhi son rimesse a fuoco

 

il "dove sarà costei?"

                             il "ricordo ben quel tempo / luogo"


emergon freddi da bauli astratti

 

ma se ne scema l'importanza

                                             come se pietre e legni della casa

preparati si fossero a un loro rimaner

contro lo svaporare tuo

                                     che sai t'attende

 

E se gli spazi adatti

già pieni son di queste dolci note

                                                   non è per questo, no

che più non doni al random

un cambio nell'ordine che hanno

                                                   né culli il desiderio

per la ricerca d'un arredo nuovo

                                                  inaspettato ai rari ospiti tuoi usati

 

Quando che spegni luce

                    chiudi porta

quando che volgi dentro gli occhi

a fine di giornata

                          pensi che come loro sei

 

un testimone alle memorie altrui

                                                   senz'altro tu t'abbi ormai da fare

che volgere il respiro

al sonno che risrtora

 

 

(Tratta dalla raccolta inedita

"De rerum domesticarum")


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