Devo vivere mi dico a scapito del remo
fino alla pensione. Attraccato al molo
del balcone e cullato nel porto a casa
ogni fantasia dalla rete ‒ faccio presente
all’afa che il terrazzo non è un panfilo
e il richiamo dell’acqua non viene
dal bicchiere ma dallo scroscio
della doccia in barba al sapone.
Ironia dell’afa: se lo spirito vitale
si mantiene nell’ombra, la noia
esce allo scoperto come al fresco.
Uno scatto immediato fuori dal solido
ozio. Nei condotti sanguigni il brivido
libera il crocicchio dei vasi dal tedio
del circolo solito. I polmoni a tal proposito
cambiano aria con tutto il cuore.
Vivere non è difendibile a lungo se non
sei in una posizione ideale: cioè essere
preso in parola da te stesso in persona.
Uno scatto immediato e l’avampiede è
sulla pedata ma un gradino più giù
sfugge ai passanti come un saluto
contenga tanta narrazione.
La città che ti aspetti trova l’accordo
con lo sconto della partitura: i suoni
picchiano in testa come motori.
Faccio festa sul posto.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Robert Wasp Pirsig, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.