Pubblicato il 03/03/2011 00:58:19
Avevamo diverso tempo la sera prima mentre dormivano i due cuccioli, ma c'era in televisione l'approfondimento dell'approfondimento dell'approfondimento sul caso dello zio assassino. Quand'era finito tu eri troppo scossa, ma a scuoterti non ero stato io. Pensai il mattino dopo che fosse salutare presentarmi nudo negli effluvi di un caldo bagno. Certo, era salutare, quello che facesti sulla soglia, non si poteva negare che fossi troppo obbligata a dovertene andare. Ce n'era ancora di tempo, in mattinata, presto o tardi, pensai che saresti tornata. Radevo a perfezione le basette alternando tre profili nello specchio. Devo dire, il terzo era quello che davvero mi rassicurava. Per questo lo soppesavo al meglio. Dio, non stavo nella pelle! Tornasti con al seguito tua madre che diceva “Non sono cose che si fanno...”. E quanto mi sembrava che tu condividessi. Dopo avevi da truccarti e bisognava uscire e tante cose. Ma mi spieghi come mai, mentre dormivo, ti venne di volere far l'amore? Adesso che, sviando attese invane, amore mio, lo stavo per sognare?
17 ottobre 2010
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