Precipitare non t’è sembrato mai così difficile,
tra cadute del corpo e dell’animo,
nell’incomprensione di una ostile realtà.
T’è sembrato di risorgere dalle ceneri di una fenice
e di ripiombare nelle voragini di un buco nero,
inghiottita dalle trame di un dolore cupo e silenzioso
che corrodeva il fulcro del pensiero.
Precipitare, risorgere, precipitare, risorgere…
E nel frattempo ritagliarci dentro la vita,
accontentarsi di briciole di luce,
E nel frattempo aggrapparsi al potere della mente,
che ti salva ogni volta che lo vuoi e se lo vuoi.
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