Pubblicato il 09/07/2022 15:47:29
Appiattato sulla mia porta tu, geco, offri il tuo canto intermittente, tra l'occhio dolce della luna che splende l'erba di fulgori. E il tuo canto lenisce i nodi dei miei vuoti, che la tua cadenza schiude come primule bianche nel refrigerio della sera.
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