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Paria

di Tristan Corbière 

Proposta di Roberto Maggiani »

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Pubblicato il 30/04/2009 20:36:23

Poesia tratta da "Les amours jaunes".

(Il termine paria è definito implicitamente per esclusione dal sistema delle caste indiane, in quanto raggruppa tutti coloro che non fanno parte delle quattro caste stabilite. Per estensione del concetto di "esclusione", il termine paria viene attribuito a persone di infima condizione sociale, che vivono nell'isolamento rispetto alla maggioranza - emarginati).


Qu'ils se payent des républiques,
Hommes libres ! - carcan au cou -
Qu'ils peuplent leurs nids domestiques !...
- Moi je suis le maigre coucou.

- Moi, - coeur eunuque, dératé
De ce qui mouille et ce qui vibre...
Que me chante leur Liberté,
A moi ? toujours seul. Toujours libre.

a Patrie... elle est par le monde ;
Et, puisque la planète est ronde,
Je ne crains pas d'en voir le bout...
a patrie est où je la plante :
Terre ou mer, elle est sous la plante
De mes pieds - quand je suis debout.

- Quand je suis couché : ma patrie
C'est la couche seule et meurtrie
Où je vais forcer dans mes bras
a moitié, comme moi sans âme ;
Et ma moitié : c'est une femme...
Une femme que je n'ai pas.

- L'idéal à moi : c'est un songe
Creux ; mon horizon - l'imprévu -
Et le mal du pays me ronge...
Du pays que je n'ai pas vu.

Que les moutons suivent leur route,
De Carcassonne à Tombouctou...
- Moi, ma route me suit. Sans doute
Elle me suivra n'importe où.

on pavillon sur moi frissonne,
Il a le ciel pour couronne :
C'est la brise dans mes cheveux...
Et, dans n'importe quelle langue ;
Je puis subir une harangue ;
Je puis me taire si je veux.

a pensée est un souffle aride :
C'est l'air. L'air est à moi partout.
Et ma parole est l'écho vide
Qui ne dit rien - et c'est tout.

on passé : c'est ce que j'oublie.
La seule chose qui me lie
C'est ma main dans mon autre main.
on souvenir - Rien - C'est ma trace.
on présent, c'est tout ce qui passe
on avenir - Demain... demain

Je ne connais pas mon semblable ;
oi, je suis ce que je me fais.
- Le Moi humain est haïssable...
- Je ne m'aime ni ne me hais.

- Allons ! la vie est une fille
Qui m'a pris à son bon plaisir...
Le miens, c'est : la mettre en guenille,
La prostituer sans désir.

- Des dieux ?... - Par hasard j'ai pu naître ;
Peut-être en est-il - par hasard...
Ceux-là, s'ils veulent me connaître,
e trouveront bien quelque part.

- Où que je meure : ma patrie
S'ouvrira bien, sans qu'on l'en prie,
Assez grande pour mon linceul...
Un linceul encor : pour que faire ?...
Puisque ma patrie est en terre
on os ira bien là tout seul...


*

Traduzione tratta da "Gli amori gialli" – Tomo I
Testo originale a fronte
Cura e traduzione di Luca Salvatore
Edizioni del Foglio Clandestino

*


Si mantengono repubbliche,
Uomini liberi! - cappio al collo –
Si riempiano i loro nidi domestici!…
– Sono il magro cuculo.

– Io, – cuore eunuco, scrostato
Di quello che bagna e che vibra…
Che può valere la loro Libertà,
Per me? sempre solo. Sempre libero.

– La mia patria… il mondo intero;
E, dato che il pianeta è rotondo,
Non temo di vederne la fine…
La mia patria è dove la pianto:
Mare o terra, sotto la pianta
Dei miei piedi – quando mi reggo in piedi.

– Quando sono coricato: la mia patria
E’ il letto solo e pesto
Dove stringerò tra le mie braccia
La mia metà, come me senz’anima;
E la mia metà: è una donna…
Una donna che non ho.

– L’ideale per me: un sogno
Cavo; il mio orizzonte – l’imprevisto –
E la nostalgia mi consuma…
Del paese che non ho visto.

Che i montoni seguano la loro strada,
Da Carcassone a Timbuctu…
– La mia strada mi segue. Di sicuro
Mi seguirà ovunque.

La mia bandiera freme su di me,
Ha il cielo per corona:
E’ la brezza nei capelli…
E, in qualunque parlata;
Posso sostenere un’arringa;
Posso non fiatare se voglio.

Il mio pensiero è un soffio arido:
E’ l’aria. L’aria mi appartiene ovunque.
E la mia parola è l’eco vuota
Che non dice niente – ed è tutto.

Il mio passato: è quello che scordo.
La sola cosa che mi leghi
E’ la mia mano nell’altra mia mano.
Il mio ricordo – Niente – E’ la mia traccia.
Il mio presente, tutto quello che passa.
L’avvenire – Domani… domani

Non conosco nessuno che mi somigli;
Io, sono quello che mi va di essere.
– L’Io umano è insopportabile…
– Non mi amo né mi odio.

– Andiamo! la vita è una ragazza
Che m’ha preso per la notte…
Il mio, è: ridurla uno straccio,
Prenderla senza piacere.

– Gli dèi?… - Sono nato per caso;
Forse ne esistono – per caso…
Quelli là, se vogliono incontrarmi,
Mi scoveranno da qualche parte.

– Dovunque morirò: la mia patria
S’aprirà, senza che io la supplichi,
Quanto basta per il mio sudario…
D’altronde un sudario: a che serve?
Visto che la patria è sotto terra
Le mie ossa ci andranno da sole…

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