Pubblicato il 27/01/2019 10:11:06
Al museo si mostrano resti rubati a vite in corso, la disumanità in collezioni spaventose. Protesi non più attive, capelli esanimi un tempo carezze ai visi, scarpe senza compagne e più misure bambine. Gli ingressi ai forni, voci annerite non evase in tempo nel futuro. Il capolinea tutti obbligò a scendere, come se si potesse perdere una coincidenza.
rs, gennaio 2013 Testo pubblicato in Post Scripta n.1 (2013) - Magazine di narrativa, poesia e concorsi letterari di Scripta Volant -Edizioni Aliantide
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