Pubblicato il 30/03/2019 20:10:08
Un rantolo, io sono di terra accarezzata dalla furia. Godo del solo abisso dove intero ho lanciato il mio corpo. Ti chiamo le notti mio cielo gonfio, trascorri oltre il bianco del ventre. Da tutti i papaveri schiusi sussulto pena e piacere di materia plasmata sbattuta, annullata. Sei conforto di pioggia all’anfora dell’inguine come sulla divina umana Danae, incorniciata al fianco del mio letto.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rita Stanzione, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|