Pubblicato il 05/11/2020 21:12:33
Dove stava il mare? Tu dicevi bàgnati di me ed io venivo come un perseguitato che cerca l'esilio ed era il tuo nome il pane che masticavo nell'attesa del divenire dei sensi, ché ancora ci divideva un cielo senza asilo per la carne dell'amore.
E si perdeva il tempo in un gioco di mani un intreccio di dita offerte di lontano nella visione dei mille mondi notturni e di mille albe gravide dei tuoi respiri.
Consumavo le mie ginocchia in una devozione di baci, mi ferivo la lingua dove trattenevi la luce e ti viaggiavo come dentro un sogno e ti lasciavo disseminare di stupore ogni angolo della mia pelle fino allo sfinimento del mio dirti sulla labbra del nostro amore.
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