Pubblicato il 09/03/2011 08:13:15
Portami con Te nel fiorentino incanto, fammi sorridere dell’allegro brio del vernacolo.
Sorprendimi nel palpito di colore del tosco elegiaco canto, nel rinascere di nuova stagione fermati un istante a me accanto.
Portami con Te nel verde splendore dei poggi, sui sentieri di primavera dal volto chiaro.
Conducimi con Te nell’ antica Barberino. Col tuo passo agile e gioioso portami con Te per l’agreste, soleggiato cammino.
Donami un bacio appassionato all’ombra della quercia dorata nel sorriso campestre in Chianti.
Ammantami nel tuo abbraccio d’aurora incantata. Scrivi nelle nuvole elegie sii il mio soave rifugio, fammi sentir amata, intreccia sol per me un corona di viole.
Accarezzami nell’amorevole palpito delle tue parole.
Sorridimi nel caldo autunno d’oro del tuo sguardo di giada, fermo e fiero.
Portami con Te presso l’antica pieve, dove correvi da ragazzino sul radioso sentiero, vestimi della dolce luce dei tuoi occhi nel silente mattino.
Sul campo di strenua battaglia scaglia con me del coraggio indomito l’infuocato dardo.
Portami con Te per le sonore vie del centro. Ai cancelli del Giardino dei Semplici vola via con me nell’emozionante batticuore, all’ombra dei viali ferma l’inesorabile fluire del Tempo nella soavità d’attimi celestiali.
Portami con Te lungo l’Arno sull’antico lastricato del Ponte Vecchio non ricorderemo mestizia o disincanto.
Abbracciami nel tuo dolce incanto di giardino d’inverno fragrante di rose rifiorite, intrecciate nella serra segreta le nostre vite.
Nel chiaro splendore di Fiesole sussurrami tenere parole. Decantami raffinate elegie, accarezza nel tuo tepore d’autunno le mie malinconie.
In indissolubile varco di speme fondi le tue mani alle mie.
Ancora noi per sempre insieme.
Portami con Te nella medicea residenza a Cafaggiolo. Nel lieto fremito di rondini placheremo per un istante le nostre solitudini.
Donami un abbraccio che sospenda alla balaustra di tenerezza le ore, sii il mio magnifico signore.
Giungerà la notte nell’argenteo scintillio della luna sul Ponte Vecchio.
Arriverà il mesto commiato ma noi persi nell’eternità d’un bacio non vi presteremo orecchio.
Marina Pacifici
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